La Seppia (Sepia officinalis) è un mollusco cefalopode, Può raggiungere i 40 centimetri di lunghezza per 2 chilogrammi di peso.
La seppia si nutre prevalentemente di piccoli crostacei e molluschi pesci in difficoltà motoria e morti.
Ha un corpo ovale schiacciato circondato da una pinna, dotato solo di testa e piedi e da un capo con dieci braccia. Di queste, due sono più lunghe, retrattili e con la parte terminale ricca di ventose, e sono dette tentacoli, lungo tutto il margine è presente una lamina contrattile in sostituzione delle due pinne che posteriormente si separa.
Sono presenti tentacoli minori periorali ricoperti internamente di molte file di ventose. Sotto la pelle si trova la conchiglia: osso di seppia.
Il colore è molto variabile anche in funzione dell'accentuato mimetismo ed è diversa a seconda del sesso (i maschi presentano una linea bianca lungo tutta la pinna)
la superficie dorsale è zebrata con prevalenza di tinte gialle, brune, verdi e nere, la superficie ventrale è bianca.
La riproduzione avviene tramite i maschi che scelgono un posto idoneo alla deposizione delle uova e lo difendono energicamente, nel frattempo si dedicano al corteggiamento delle femmine ed alla fecondazione delle loro uova che sciudono in 38-40 giorni. Le seppie si riproducono tramite dei sacchetti di sperma, detti spermatofore, che vengono "trasferiti" dal maschio alla femmina.
A titolo informativo esiste anche la SEPPIA GIGANTE (SEPIA LATIMANUS) che raggiunge i 50 cm e i 10 kg di peso, ma per ns sfortuna vive solo nell'oceano Pacifico e Indiano.
DOVE VIVE
Diffusissimo in tutti i mari italiani, in Adriatico esistono due popolazioni di seppie, una che si riproduce in primavera, l'altra in autunno. I primi ad arrivare nei pressi della costa sono i maschi poi le femmine che, avvenuto l’accoppiamento cercano un substrato per deporre le uova. Frequenta comunemente fondali rocciosi misti a sabbia o fango e sulle praterie di posidonia. Vive da pochi metri d'acqua fino a oltre 150 metri di profondità. Risale verso la superficie quando in cerca di cibo (gamberetti, molluschi, granchi) e nei mesi primaverili per la deposizione delle uova.
COME E QUANDO PESCARLA
La stagione di pesca và dalla fine dell'estate agli inizi della primavera, con la sua massima attività nei mesi invernali. Gli orari più propizi sono quelli notturni, quando le seppie sono solite alimentarsi, ed è ottimo se utilizziamo esche naturali o artificiali dotate di fonti luminose tipo starlite oppure fosforescenti. Sono possibili catture anche all'alba o al tramonto e durante le ore della giornata, in presenza di cielo coperto e acque velate.
Nel mio Adriatico centrale i periodi di massima attività sono il mese di MAGGIO e SETTEMBRE, le catture possono protrarsi fino a novembre ed oltre, ma ai primi cenni di freddo intenso le seppie tornano a largo e diventano preda per chi fà pesca professionale.
Quindi come si è potuto evincere in via generale le seppie accostano in primavera ed in autunno.
La condizione essenziale per la pesca al cefalopode è mare calmo con acque chiare, perchè le seppie cacciano a vista, se la visibilità in acqua à scarsa difficilmente vedrannno l'esca
La Pesca si effettua con le reti a strascico, con la fiocina, attraendo i maschi mediante una femmina legata a una fune o posta entro nasse, oppore con la seppiarola, un triangolo di legno recante specchetti ai quali la seppia maschio si aggrappa scambiando la propria immagine riflessa per una femmina .
Per quanto riguarda la pesca sportiva la tecnica principe è quella con la TOTANARA in aggiunta vanno bene la tecnica con il GAMBERO (vivo o morto) e con il PESCE (la sarda è eccellente);
queste tecniche hanno i migliori risultati in prevalenza dalla barca, ma altresì si può avere delle belle performance anche da terra: nei porti, moli, calamenti naturali e artificiali e foci di fiume.
La tecnica con il GAMBERO (vedi foto lato) di cui il cefalopode nè è ghiottissimo si fà innescando un grosso gambero (vivo o morto) su di un amo del 4 a gambo corto e collo largo, finale in fluorocarbon dello 0.25 di circa 50 cm,
questa tecnica ha solo un grande difetto "la perdita dell'esca dovuta all'aggresività della seppia, poi non avendo coroncine è facile che i cefalopode si slami con poca difficotà, bisogna essere bravi a guadinarla al momento giusto
La tecnica con il PESCE (morto) si fà generalmente con la sarda e si usa un gabbiotto (vedi foto) chiamato Totanara a Gabbietta dove (non con poca facilità) và inserito il pesce,
per la montatura è la stessa della tecnica con la totanara.
Questa tecnica la trovo molto redditizia e geniale ma anche lei ha delle pecche infatti dopo due o tre calamenti l'esca deve essere sostituita perchè la seppia attaccando il pesce nel gabbiotto lo riduce a brandelli.
La tecnica con la TOTANARA come ho già detto è la migliore, ma non per il numero di prede catturate ma per la praticità dell'artificiale (non sporca è
riutilizzabile ed economica).
La totanara per le seppie è la stessa usata per altri cefalopodi come il polpo o il calamaro, possono essere fatte di plastica, seta o altri materiali, possono essere galleggianti (meglio classificarle come poco affondanti) o piombati, si possono trovare a una corona o più corone e c'è ne sono in commercio di svariati colori (vedi foto)
Le migliori a mio avviso sono di seta, piombati e a due corone.
Per quanto riguarda la MONTATURA più idonea diciamo che la scelta è individuale, c'è chi usa il piombo in aggiunta (consigliatissimo) e chi le cala attaccate alla sola lenza (consigliato solo per acque basse),
poi ci sono alcuni che usano la montatura a bandiera con più totanare lungo la trave e chi come me usa la montatura a PIOMBO SCORREVOLE con uno short arm (vedi disegno),
la lenza và calata in acqua e affidata allo scarroccio della barca (se si pesca da terra bisogna recuperare lentamente)...ogni tanto conviene alzare l'esca dal fondo con qualche giro di mulinello per poi rilasciarla aprendo la frizione.
L'ABBOCCATA generalmente non è violenta si nota la curvatura del cimino e qualche piccolo sussulto, bisogna ferrare leggermente e ritirare il filo senza fretta (x non insospettirlo), in caso si slama non tirar su la totanara ma farla riaffondare di nuovo 8 volte su 10 la seppia riabbocca.
Poi c'è la face più delicata il GUADINAMENTO infatti il guadino già deve essere posizionato in acqua prima che la seppia emerga in superficie, il trucco sta nel far arrivare la testa del guadino fin sotto il cefalopode per poi con un colpo "metterla nel sacco" se questa ultima procedura viene fatta male..... quante seppie perderete ....e quante nè ho perso io (hehehehe).
Importante è anche il colore della rete del guadino , i colori molto accesi sono sconsigliati perchè spaventerebbero la seppia per poi farla scappare.
Le totanare (come già detto) sono disponibili in svariati colori e in linea di massima per essere più efficaci ed attrattivi vanno usati i colori appropriati secondo la situazione di pesca come si più vedere nella tabella qui sotto; anche se molti pescatori sostengono che quando le seppie hanno fame si attaccano a tutto.
COLORE ARTIFICIALE | ORARIO | CONDIZIONI METEO |
Colore Arancione-rosa | Pomeriggio-tramonto | cielo sereno |
Colore Verde | Alba e ore del mattino | cielo sereno |
Colore Azzurro | Alba e ore del mattino | cielo nuvoloso |
Colore Rosso vivo | Alba e ore del mattino | cielo nuvoloso |
Bianco e nero | Ore diurne | tutte |
Modello FLASH con luce intermittente | Notte | tutte |
Video SEPPIA nel suo Habitat
Video SEPPIA ATTACCA Squid (squid attack)
Per realizzare questo post ho impiegato oltre 10 ore spero che almeno sia apprezzato!!!!
.....e RICORDA DI RISPETTARE SEMPRE IL MARE!