domenica 30 maggio 2010

FOTO del GIORNO


Abruzzo,Spiaggetta di Punta Penna, inserito originariamente da blucox.

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venerdì 28 maggio 2010

FOTO del GIORNO

Pesca, inserito originariamente da flaviopereira.

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martedì 25 maggio 2010

No al PETROLCHIMICO in Abruzzo!!!


AGISCI ADESSO PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI!!!!
Unisciti alla protesta di tanti cittadini abruzzesi che dicono NO a chi vuol far diventare l'abruzzo un NUOVO PORTO MARGHERA!

Negli Usa per legge le piattaforme possono essere realizzate solo oltre i 160km dalla costa, mentre da noi anche a soli 4 km.....cosa succederebbe nel ns piccolo mare se accadesse una sciagura come quella che ha colpito gli USA,
è LA FINE DEL NOSTRO MARE (e dei paesi vicini) peri prossimi 300anni.
la MEDOIL Gas SPA per il progettoo Ombrina Mare ha dichiarato che il centro galleggiante rilascerà in atmosfera circa 47kg, ora in esercizio, 57.740kg per blocco DEA di gas e fumi......PRATICAMENTE (senza stare a spulciare dati) saremo una POPOLAZIONE CON RISCHIO CANCRO ELEVATISSIMO.

LA TRASFORMAZIONE DELLA REGIONE IN DISTRETTO PETROLIFERO DEGRADERà INESORABILMENTE LO SVILUPPO ABRUZZESE!

PARTECIPA ALLA MANIFESTAZIONE DEL 30 MAGGIO A LANCIANO....PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI!






GUARDA il VIDEO!








nO AL PETROLIO-300PX



LINK x maggiori INFO:

sabato 22 maggio 2010

Pescare con la DINAMITE!

Quando il confine tra idiozia e divertimento non esiste!
Nel video si vedono due ragazzi che si divertono pescando pesci con petardi....sembra un gioco innocuo, una goliardata per farsi due risate ...ma non è così!
La triste verità è che questo tipo di pesca è molto diffuso tra i bracconieri di tutto il mondo per il semplice fatto che con un pò di esplosivo si porta a casa una gran quantità di pesce,
però senza rendere conto del danno che si fà all'intero ecosistema e anche a se stessi (a livello di bracconaggio usano vera dinamite ...pericolosissima!).
Voglio ricordare per chi non lo sapesse che questo sistema di pesca è ILLEGALE, si rischia l'arresto quindi non lo fate e se vedete qualcuno farlo non esitate a denunciarlo.








IL VERO PESCATORE RISPETTA L'AMBIENTE SEMPRE!


lunedì 17 maggio 2010

AMICI per la PESCA!

Questo post lo voglio dedicare a tutti quei pescatori che aspirano ad avere un compagno che condivide con te questa passione a 360°,
sono consapevole che non è facile avere amici che hanno la tua stessa linea di pensiero!

Infatti capita spesso di andare a pesca con persone -pseudo pescatori - che dopo un pò si scassano le palle e vogliono tornare a casa oppure altri talmente gelosi della loro attrezzatura che se ti manca qualcosa e gli è la chiedi in prestito ti girano le spalle altri ancora invece che sfruttano la tua generosità e sei sempre tu che compri le esche oppure che presti starlight o altri che lasciano la zona di pesca come una pattumiera (questo mi fà imbestialire)....ecc.

Io ho avuto tanti compagni di viaggio ma quasi sempre dopo alcune uscite mi trovavo meglio solo....per i motivi sopra elencati, ma non n'è faccio colpa ad alcuno per il semplice fatto che è quasi impossibile trovare persone che condividano al 100% il modo di vivere questo sport o la mia filosofia di pesca,
ma dopo anni di selezioni e di pescatori passati posso tranquillamente annoverare sulla lista degli AMICI PER LA PESCA
Andrea Di Santo (vedi video) persona di poche parole ma di grande senso di amicizia e passione per il mare ....con lui posso passere 5 ore di fila a pesca sul suo gommone scambiandosi due parole un pacchetto di sigarette e non annoiarsi per un secondo.....senza dimenticare Pierdomenico Tiberio (amico di tante sfide), Luca Santini ( soprannominato da me LUCKY x la fortuna spudorata che ha) e Lorenzo Presenza (ancora in cerca di una nuova tecnica per prendere il suo big fish).

Concludo con una considerazione
"LA PESCA è BELLA DA SOLA MA FARLA IN COMPAGNIA TI DA' IL GUSTO DI PRENDERE PER IL CULO CHI HA PRESO MENO PESCI DI TE E POI SE SI' FA' CAPPOTTO INSIEME è BELLO DARE LA COLPA AL MARE O AL TIPO DI ESCA USATA!"







venerdì 14 maggio 2010

Riconoscere Totani, Calamari e Calamaretti

In linea generale questi Cefalopodi, possiedono una testa distinta dal resto del corpo, simmetria bilaterale, un mantello e delle braccia. Come le seppie (Sepiidae) possiedono 8 braccia e una coppia di tentacoli.
La massa corporea è racchiusa all'interno del mantello, che presenta una sorta di pinna lungo ogni lato. Queste pinne non costituiscono la principale fonte di movimento di questi animali..
La pelle è ricoperta da cromatofori che permettono all'animale di cambiare colore in funzione dell'ambiente circostante. La parte ventrale del corpo è in genere più chiara di quella dorsale, in modo da evitare di essere identificati sia dalle prede sia dai predatori.
questi cefalopodi (come anche la seppia) sono muniti di un sifone, che usano per la locomozione "a reazione". Questa consiste nel risucchiare l'acqua all'interno della cavità e poi espellerla rapidamente dal sifone.
Partiamo subito da un presupposto anche se apparentemente uguali questi cefalopodi hanno delle enormi differenze e tra quelle più evidenti all'occhio umano il Calamaretto è praticamente uguale al Calamaro solo che è più piccolo, il Totano differenzia dal Calamaro essenzialmente per la parte iniziale attaccata al cappuccio (pinne laterali) che nel primo è un ROMBO TAGLIATO mentre nel secondo è un ROMBO.


IL TOTANO ( Loligo vulgaris)

Appartiene alla famiglia degli Ommastrephidae.
Nome Dialettico.Carambocchio, Pisciò, Tabbaccù
Nome Inglese: European flying squid - Nome Francese: Toutenon commun - Nome Spagnolo: Pota europea

E' un mollusco cefalopode dal colore bianco/rosa più o meno intenso con macchie più scure, quando la pelle assume un colore simile al marrone significa che il pesce è stato pescato da qualche giorno.


Conosciuto anche con il nome di todaro, è caratterizzato da conchiglia interna, corpo allungato con pinne laterali più corte di quelle del calamaro e localizzate sul fondo della sacca, formanti una punta a lancia.
Possiede 10 tentacoli, di cui 2 più lunghi e ricoperti da più file di ventose. La sua pelle presenta delle striature rosso-violacee. Può raggiungere il metro di lunghezza e i 15 kg di peso.
Il sacchetto interno del nero, quando il "pesce" è stato decongelato, non si presenta più allo stato liquido ma cristallino ed il suo potere di tingere viene sensibilmente ridotto. Vive in fondali sabbiosi e fangosi, ad una profondità di 30/100 m. ed è una specie pelagica. Si pesca con le reti a strascico. Nel periodo fine estate-inizio autunno

Attenzione a non confonderlo con il Calamaro (specie più pregiata); le carni sono più gommose del calamaro e quindi abbisognano di una maggiore "frollatura". Si pesca con reti a strascico. In commercio si trovano degli anelli chiamati "anello di calamaro" che vengono spacciati per tali, mentre invece in origine sono di totano e vengono sbiancati artificialmente.



IL CALAMARO (Loligo Vulgaris)

Il calamaro appartiene alla famiglia Loliginidae
Nome Dialettico.Calamà, Trufello Casciarolo.
Nome Inglese: Squid - Nome Francese: Encornet - Nome Tedesco: Kalmar Nome - Spagnolo: Calamar

Possiede 10 tentacoli di cui 2 più lunghi e ricoperti da più file di ventose.Il colore è rosa-violaceo, con punti più scuri bruno rossicci. Può raggiungere una misura di 30-40 cm è più comune attorno ai 15 cm.Vive sopra i fondali sabbiosi.


Il Calamaro una specie generalmente pelagica, ma non è raro trovarla in acque costiere specialmente in estate ed autunno in occasione della riproduzione.
Depone uova tenute assieme in ammassi gelatinosi nastriformi che fissa a substrati sommersi.
In Mediterraneo si trova in tutti i mari italiani, molto diffuso in Alto Adriatico.
Può raggiungere 300 m di profondità, generalmente vive in mare aperto, a profondità comprese tra i 20 e 100 m.


CALAMARETTI (Alloteuthis media)

Nome Inglese: Midsize squid - Nome Francese: Casseron bambou - Nome Spagnolo: Calamarin menor


E' un mollusco cefalopode di taglia più piccola del calamaro, raggiunge al massimo 7/8 cm; il corpo è molto più allungato e termina, dove sono posizionate le pinne, quasi come una punta. Vive in fondali sabbiosi-fangosi vicino alla costa; ad una profondità di 10/50 m.



I calamaretti che vivono più a largo "ttaccapanè" sono di qualità meno pregiata. Lo spessore delle carni, rapportato ad un calamaro di uguali dimensioni è più sottile. Per questo motivo va cotto prevalentemente fritto.


SPERO CHE CHI AVEVA CONFUSIONE SU QUESTI CEFALOPODI, ADESSO HANNO CAPITO LE DIFFERENZE!!!

Come pulire i Calamari e Totani

La pulizia del calamaro è simile a quella del totano , sicuramente quella del calamaro risulta più facile dato che ha le carni più morbide è gli organi interni sopra la bocca, mentre il totano è più difficile pulirlo in quanto gli organi si estendono per tutta la sacca interna ed inoltre la pelle risulta più difficile da togliere.
Comunque la pulizia dei due cefalopodi risulta la stessa, mostrate particolare attenzione nel rimuovere la cartilagine interna situata nella sacca e il becco situato al centro dei tentacoli che si rimuove con una semplice pressione delle dita!


Frittura di Calamari e Scampi

La frittura di Calamari e Scampi è una ricetta che fà gola a grandi e piccini (sopratutto i bambini).
Procedimento semplice facile e gustoso.
Il mio trucco sta nell'aggiungere delle spezie nella farina con la quale poi vanno impanati i pesci.













INGREDIENTI
  • 500 gr. di Calamari
  • 400 gr di Scampi
  • Farina
  • Curry
  • Cannella
  • pangrattato (un cucchiaio)
  • Olio di semi di Girasole
  • 2 Limoni
  • Sale q.b.

PROCEDIMENTO

Pulire i calamari [ecco come] e con la forbice agendo orizzontalmente sul cappuccio del cefalopode si dovranno formare degli anelli mentre tentacoli lasciateli intati privandoli de becco e degli occhi.
Prendete gli scampi sciaquateli in acqua corrente e tagliategli solo le zampine che stanno sotto la testa.
Preparate "l'impanatura alla Cox" con farina 00 un pizzico di pan grattato, sale, un pizzico di curry e una punta di dado granulare e un pizzico di cannella in polvere (miscelate tutto).
Infarinate il tutto e con l'aiuto di uno scola piatti eliminate la farine in eccesso, tuffate i pesci nell'olio bollente.

Quando saranno dorati trasferiteli in un contenitore con carta assorbente, salate, spruzzate del limone e mettete il tutto su di un piatto da portata guarnito con delle fette di limone (come nella foto).




A pesca di Panocchie

La cannocchia o canocchia, detta anche pannocchia o panocchia o cicala di mare (Squilla mantis) è un crostaceo della famiglia degli Squillidae che può raggiungere una lunghezza massima di 20 cm.
Ha una corazza di colore bianco-grigiastra con riflessi rosati e con due caratteristiche macchie ovali bruno-violacee sulla coda simili ad occhi, la forma è allungata.
Vive ad una profondità che va dai 10 m ai 200 m sui fondi sabbiosi, fangosi costieri, spesso in prossimità della foce dei fiumi o dello sbocco dei canali.
La cicala è un animale solitario, vive durante il giorno in gallerie scavate nel fondo e di notte esce alla ricerca di cibo o per la riproduzione.
Durante il periodo riproduttivo i maschi trasferiscono le spermatofore alle femmine, le cui uova saranno o trasportate tra le appendici toraciche o abbandonate in fessure della roccia. Tale specie vive prevalentemente in tane scavate su fondi sabbiosi, con abitudini solitarie (nei pressi di Ancona la densità è di 1 tana ogni 4-24 m2) e un elevato grado di aggressività. Gli stomatopodi sono infatti dei voraci predatori, anche nei confronti dei loro simili.

La PESCA
Allora facciamo il punto,
questo crostaceo abbondante nel Mare Adriatico viene generalmente o per meglio dire esclusivamente catturata con le reti a strascico, quindi la pesca con la canna è impossibile....diciamo quasi
Credo che ha tanti di voi sia capitato per caso di tirar su inaspettatamente una panocchia...a me tante volte e vi dico che se beccate il periodo giusto nè prendete così tante da riempire un mezzo secchio.
Generalmente al Porto di Punta Penna (Vasto) nel periodo Ottobre -Dicembre quando fuori il mare è mosso entrano le panocchie è questo il momento!!!
Canna a fondo e verme, nulla di complicato , l'abboccata avviene come quella di un qualsiasi pesce anzi data l'aggressività del crostaceo sul cimino della canna si avvertirà delle belle toccate.



Panocchie (Cicale) Ripiene

Ecco un piatto semplice e sfizioso,"PANOCCHIE RIPIENE " oppure comunemente chiamate Canocchie o Cicale.

Le cannocchie devono essere vive;
La canocchia (o pannocchia o cicala di mare) si deve consumare fresca, dopo poco tempo dalla pesca inizia un processo di disidratazione che svuota la corazza, è quindi consigliabile acquistarla viva. Il guscio che deve essere compatto, non deve presentare parti sciupate e ingiallite, non deve essere asciutto e screpolato.
Deve emanare un lieve odore di salmastro.





INGREDIENTI
  • 10 belle Panocchie fresche
  • 300gr. di mollica di pane
  • Pan Grattato
  • 1/2 cipolla
  • formaggio Grana
  • latte
  • 1 carota
  • 2 coste di sedano
  • prezzemolo
  • Curry
  • dado granulare e sale q.b.


PROCEDIMENTO

lavate le panocchie in acqua corrente, con un coltello affilato incidete la schiena con un taglio netto che deve partire da sotto la testa fino a quasi la coda l'operazione può essere più facile se si utilizza delle forbici.
Per il ripieno mescolate tutti gli ingredienti sopra descritti con attenzione alle verdure che devono assere tagliati finissimi, per rendere il composto più morbido e consistente aggiungete del latte.
Riempite le panocchie delicatamente senza "sfondarle" spolveratina di pangrattato e olio d'oliva e mettete in forno preriscadato a 200 gradi per 10 minuti...comunque fino a doratura

...e buon appetito

giovedì 13 maggio 2010

Sagnette del Re Pescatore

Questa è una ricetta particolare per la pasta usata SAGNETTE (lì sagnitèll) che viene utilizzata le solitamente per legumi, l'ho provata con il pesce in questo caso con il bivalvi (cozze, vongole e telline) e il binomio risulta fantastico.









INGREDIENTI

  • 500 gr. Sagnette della Del Verde meglio quelle fresche
  • pomodori pachino 500 gr.
  • 300 gr. di Cozze
  • 300 gr. di Vongole
  • 300 gr. di telline
  • 2 spicchi di aglio
  • Vino Bianco
  • mezzo cipollotto
  • Basilico fresco
  • Prezzemolo fresco
  • Olio Etra vergine abruzzese
  • 1/2 dado
  • Sale e Pepe q.b.

PROCEDIMENTO

Procedete con il far aprire i bivalvi in pentola con fuoco moderato, poi eliminiamo la sabbie e preserviamo il liquido filtrato [ecco come], sgusciate la metà dei bivalvi e metteteli da parte,
intanto in una pentola (pref. di creta) mettiamo a
soffriggere il cipollotto e l'aglio e metà dado e in un altra mettiamo a bollire l'acqua,
aggiungete al soffritto i bivalvi sgusciati e sfumate con vino bianco, aggiungete il liquido filtrato precedentemente e lasciate evaporare per 4 minuti,
intanto buttate le sagnette in abbondante acqua salata con un filo d'olio così non si attaccano.
mettete i pomodori pachino (tagliati) e gli altri bivalvi con il guscio fate cuocere per 8 minuti e spegnete.
Unite il tutto con la pasta e fate mantecare per 2 min.
servite con una spolverata di basilico prezzemolo e un filo d'olio a crudo.

Vino Consigliato: un buon rosato della cantina DRAGANI "Croce di Baeve"


Come pulire una Sogliola

Ecco il procedimento su come pulire una sogliola, per questo video ringrazio l'amico alberghieraIT.

In pratica con l'esperienza acquisita man mano questo procedimento risulterà facilissimo, ricordate che l'unico trucco per fare un ottima operazione è un buon COLTELLO affilato.




Sogliola alla Mugnaia con Verdurine


Ecco un grande classico della cucina "Sogliola alla Mugnaia" con l'aggiunta di verdura che rende questo piatto molto più presentabile e anche più ricco a livello proteico, ottimo sia per chi fà un dieta povera di grassi e sia per chi ha voglia di mangiare pesce in modo non tradizionale.












INGREDIENTI
  • 2 belle Sogliole freschissime
  • Latte
  • Farina
  • brodo in polvere
  • Burro 200 gr.
  • Limone
  • Prezzemolo
  • Zucchine
  • Aceto Balsamico
  • Sale q.b.


PROCEDIMENTO

Pulire le sogliole con attenzione [ecco il link] , metterle in una profila con latte in modo che vengano ricoperte completamente dal liquido e lasciarle a molo per almeno 15 minuti (girarli di tanto in tanto).

Intanto fate bollire le zucchine con la buccia finchè non saranno croccanti scolatele e condite con olio sale e un goccio di aceto balsamico.
Preparate un contenitore con la farina a cui aggiungerete sale e un pizzico di brodo granulare (miscelate).
fate sciogliere il burro in pentola ..e preparatevi per la cottura.
Infarinate le sogliole e mettetele in padella con il burro sciolto a fiamma moderata, girate quanto saranno dorate cieca 4 min. per parte


Adesso impiattiamo.....
preparate un bel piatto che contenga la sogliola, aggiungere un filo d'olio del limone e delle foglioline di di prezzemolo, guarniamo con le zucchine (già condite e il gioco è fatto)

P.S.: Al posto delle zucchine possiamo usare anche altre verdure lesse ...carote, cavoli bianchi ecc. l'unico limite è la fantasia



Vino Consigliato: un bianco frizzante servito freddo tipo Canei

sabato 8 maggio 2010

Brodetto alla Vastese (l'originale!)

Oggi vi parlo di uno dei piatti più famosi d'abruzzo Il brodetto alla Vastese o dialettalmente parlando "lu brudatte a la uastareule ".

Un pò di storia....
Il brodetto alla vastese nasce sulle barche (paranze) ed era fatta in bianco, un piatto "povero" della tradizione marinara, i pescatori, dopo aver venduto la parte migliore della loro pesca, preparavano per loro un brodetto con i pesci rimasti impigliati malamente nelle reti, magari un poco rotti e poco presentabili alla vendita.Il brodetto come oggi lo conosciamo nasce nell'800 con l'arrivo nelle cucine del pomodoro, ortaggio importato dalle americhe dai conquistadores spagnoli ma inutilizzato in cucina fino alla metà del secolo XVIII, da allora, vista anche la sua semplicità di coltivazione esso diventa un elemento imprescindibile nella cucina mediterranea.
Il brodetto vastese finalmente ha avuto il suo grande riconoscimento europeo, infatti ha è un prodotto ITG (Specialità Tradizionale Garantita).

Voglio fare una premessa,
questo piatto per apprezzarne le virtù deve essere cucinato assolutamente in un tegame di TERRACOTTA o COCCIO di forma bassa e larga, le misure variano dal quantitativo di pesce che si desidera cucinare.
[I Cocci attualmente in commercio possono essere di colore marrone chiaro o scuro e sono smaltati all'interno; appena acquistati si consiglia di immergerli per almeno 12/24 ore in acqua tiepida e lasciarli poi asciugare in modo naturale così da permettere la chiusura dei pori naturali della terracotta.
Una particolarità (alquanto fastidiosa) dei cocci nuovi è quella di produrre una schiuma biancastra durante le prime cotture. Per ovviare a questo problema non c'è un rimedio specifico; una buona tecnica può essere quella di mettere il coccio nuovo sul fuoco pieno di acqua fin quasi al bordo con un mestolo di pomodoro e far bollire a fuoco moderato per 30 minuti. Questo metodo non elimina completamente la schiuma, ma la attenua considerevolmente. La presenza della schiuma, che comunque non altera la qualità e il sapore del piatto, sparisce del tutto dopo le prime cotture.]


PREPARAZIONE e INGREDIENTI

"Con il passare degli anni al pesce iniziale si sono aggiunti pesci di maggior pregio quali gli scampi, i gamberi o le sogliole ma la sostanza del piatto è restata sempre la stessa, una preparazione a base di pesce fresco leggera, saporita."
Ingredienti per 4/5 persone
occorrono circa 1.5 kg di pesce "freschissimo" che deve comprendere merluzzo, triglie, sogliole, testone, palombo, razza, calamari o seppie, scorfani, tracine, lucerne, gamberi, cicale di mare, pesci di scoglio e qualche cozza, alcuni aggiungono anche tranci di grongo....
ovviamente alcuni tipi di pesce possono mancare per la stagionalità o mancanza di pescato...pazienza il vostro brodetto verrà buono lo stesso.
  • 1,2 Kg di pomodori
  • Olio extravergine d'oliva (abbondante)
  • Prezzemolo un bel ciuffo
  • 1 bel Peperone verde (peperone cornetto)
  • 3 spicchi di Aglio rosso (sbucciato)
  • qualche foglia di Basilico
  • Peperoncino piccante q.b.
Pulire il pesce lasciando attaccate le teste, scottare il pomodoro in abbondante acqua bollente spellarlo, tagliarlo a pezzettoni avendo cura di rimuovere i semi e la parte centrale più dura, versare il pomodoro tagliato nel coccio, aggiungete tutti gli odori e l'olio extra vergine di oliva.

Porre il coccio su fuoco moderato, aggiungere i pesci gradatamente iniziando da quelli più duri,
cominciando dai crostacei (esclusi i gamberi) e dai molluschi (tranne il calamaretto di piccole dimensioni che va aggiunto alla fine); a seguire, i pesci di media durezza (il testone, la pescatricetta, la lucerna, la razza) e, alla fine, i merluzzi e le triglie. La cottura deve continuare per circa un quarto d'ora, a tegame coperto e senza toccare il pesce.
Il tempo totale della cottura è di 30 minuti circa.

Curiosità....
nelle case e in alcuni ristoranti del posto si usa mettere (a zuppa terminata) nel coccio al sughetto avanzato gli SPAGHETTI SPEZZATI (lì spaghett tringit) che devono assere al dente e vengono insaporiti con quel prezioso brodetto.


Vino Consigliato: dato l'imponenza e la corposità del piatto il rosso VIRD VIRD della cantina DEL CASALE





Dalla trasmissione Sereno Variabile (RAI 1)

lunedì 3 maggio 2010

La Seppia


La Seppia (Sepia officinalis) è un mollusco cefalopode, Può raggiungere i 40 centimetri di lunghezza per 2 chilogrammi di peso.
La seppia si nutre prevalentemente di piccoli crostacei e molluschi pesci in difficoltà motoria e morti.
Ha un corpo ovale schiacciato circondato da una pinna, dotato solo di testa e piedi e da un capo con dieci braccia. Di queste, due sono più lunghe, retrattili e con la parte terminale ricca di ventose, e sono dette tentacoli, lungo tutto il margine è presente una lamina contrattile in sostituzione delle due pinne che posteriormente si separa.
Sono presenti tentacoli minori periorali ricoperti internamente di molte file di ventose. Sotto la pelle si trova la conchiglia: osso di seppia.
Il colore è molto variabile anche in funzione dell'accentuato mimetismo ed è diversa a seconda del sesso (i maschi presentano una linea bianca lungo tutta la pinna)
la superficie dorsale è zebrata con prevalenza di tinte gialle, brune, verdi e nere, la superficie ventrale è bianca.

La riproduzione avviene tramite i maschi che scelgono un posto idoneo alla deposizione delle uova e lo difendono energicamente, nel frattempo si dedicano al corteggiamento delle femmine ed alla fecondazione delle loro uova che sciudono in 38-40 giorni. Le seppie si riproducono tramite dei sacchetti di sperma, detti spermatofore, che vengono "trasferiti" dal maschio alla femmina.
A titolo informativo esiste anche la SEPPIA GIGANTE (SEPIA LATIMANUS) che raggiunge i 50 cm e i 10 kg di peso, ma per ns sfortuna vive solo nell'oceano Pacifico e Indiano.


DOVE VIVE

Diffusissimo in tutti i mari italiani, in Adriatico esistono due popolazioni di seppie, una che si riproduce in primavera, l'altra in autunno. I primi ad arrivare nei pressi della costa sono i maschi poi le femmine che, avvenuto l’accoppiamento cercano un substrato per deporre le uova. Frequenta comunemente fondali rocciosi misti a sabbia o fango e sulle praterie di posidonia. Vive da pochi metri d'acqua fino a oltre 150 metri di profondità. Risale verso la superficie quando in cerca di cibo (gamberetti, molluschi, granchi) e nei mesi primaverili per la deposizione delle uova.


COME E QUANDO PESCARLA

La stagione di pesca và dalla fine dell'estate agli inizi della primavera, con la sua massima attività nei mesi invernali. Gli orari più propizi sono quelli notturni, quando le seppie sono solite alimentarsi, ed è ottimo se utilizziamo esche naturali o artificiali dotate di fonti luminose tipo starlite oppure fosforescenti. Sono possibili catture anche all'alba o al tramonto e durante le ore della giornata, in presenza di cielo coperto e acque velate.
Nel mio Adriatico centrale i periodi di massima attività sono il mese di MAGGIO e SETTEMBRE, le catture possono protrarsi fino a novembre ed oltre, ma ai primi cenni di freddo intenso le seppie tornano a largo e diventano preda per chi fà pesca professionale.
Quindi come si è potuto evincere in via generale le seppie accostano in primavera ed in autunno.
La condizione essenziale per la pesca al cefalopode è mare calmo con acque chiare, perchè le seppie cacciano a vista, se la visibilità in acqua à scarsa difficilmente vedrannno l'esca

La Pesca si effettua con le reti a strascico, con la fiocina, attraendo i maschi mediante una femmina legata a una fune o posta entro nasse, oppore con la seppiarola, un triangolo di legno recante specchetti ai quali la seppia maschio si aggrappa scambiando la propria immagine riflessa per una femmina .
Per quanto riguarda la pesca sportiva la tecnica principe è quella con la TOTANARA in aggiunta vanno bene la tecnica con il GAMBERO (vivo o morto) e con il PESCE (la sarda è eccellente);
queste tecniche hanno i migliori risultati in prevalenza dalla barca, ma altresì si può avere delle belle performance anche da terra: nei porti, moli, calamenti naturali e artificiali e foci di fiume.

La tecnica con il GAMBERO (vedi foto lato) di cui il cefalopode nè è ghiottissimo si fà innescando un grosso gambero (vivo o morto) su di un amo del 4 a gambo corto e collo largo, finale in fluorocarbon dello 0.25 di circa 50 cm,
questa tecnica ha solo un grande difetto "la perdita dell'esca dovuta all'aggresività della seppia, poi non avendo coroncine è facile che i cefalopode si slami con poca difficotà, bisogna essere bravi a guadinarla al momento giusto





La tecnica con il PESCE (morto) si fà generalmente con la sarda e si usa un gabbiotto (vedi foto) chiamato Totanara a Gabbietta dove (non con poca facilità) và inserito il pesce,
per la montatura è la stessa della tecnica con la totanara.
Questa tecnica la trovo molto redditizia e geniale ma anche lei ha delle pecche infatti dopo due o tre calamenti l'esca deve essere sostituita perchè la seppia attaccando il pesce nel gabbiotto lo riduce a brandelli.








La tecnica con la TOTANARA come ho già detto è la migliore, ma non per il numero di prede catturate ma per la praticità dell'artificiale (non sporca è
riutilizzabile ed economica).
La totanara per le seppie è la stessa usata per altri cefalopodi come il polpo o il calamaro, possono essere fatte di plastica, seta o altri materiali, possono essere galleggianti (meglio classificarle come poco affondanti) o piombati, si possono trovare a una corona o più corone e c'è ne sono in commercio di svariati colori (vedi foto)

Le migliori a mio avviso sono di seta, piombati e a due corone.

Per quanto riguarda la MONTATURA più idonea diciamo che la scelta è individuale, c'è chi usa il piombo in aggiunta (consigliatissimo) e chi le cala attaccate alla sola lenza (consigliato solo per acque basse),
poi ci sono alcuni che usano la montatura a bandiera con più totanare lungo la trave e chi come me usa la montatura a PIOMBO SCORREVOLE con uno short arm (vedi disegno),
la lenza và calata in acqua e affidata allo scarroccio della barca (se si pesca da terra bisogna recuperare lentamente)...ogni tanto conviene alzare l'esca dal fondo con qualche giro di mulinello per poi rilasciarla aprendo la frizione.
L'ABBOCCATA generalmente non è violenta si nota la curvatura del cimino e qualche piccolo sussulto, bisogna ferrare leggermente e ritirare il filo senza fretta (x non insospettirlo), in caso si slama non tirar su la totanara ma farla riaffondare di nuovo 8 volte su 10 la seppia riabbocca.
Poi c'è la face più delicata il GUADINAMENTO infatti il guadino già deve essere posizionato in acqua prima che la seppia emerga in superficie, il trucco sta nel far arrivare la testa del guadino fin sotto il cefalopode per poi con un colpo "metterla nel sacco" se questa ultima procedura viene fatta male..... quante seppie perderete ....e quante nè ho perso io (hehehehe).
Importante è anche il colore della rete del guadino , i colori molto accesi sono sconsigliati perchè spaventerebbero la seppia per poi farla scappare.
Le totanare (come già detto) sono disponibili in svariati colori e in linea di massima per essere più efficaci ed attrattivi vanno usati i colori appropriati secondo la situazione di pesca come si più vedere nella tabella qui sotto; anche se molti pescatori sostengono che quando le seppie hanno fame si attaccano a tutto.


COLORE ARTIFICIALE

ORARIO

CONDIZIONI METEO

Colore Arancione-rosa

Pomeriggio-tramonto

cielo sereno

Colore Verde

Alba e ore del mattino

cielo sereno

Colore Azzurro

Alba e ore del mattino

cielo nuvoloso

Colore Rosso vivo

Alba e ore del mattino

cielo nuvoloso

Bianco e nero

Ore diurne

tutte

Modello FLASH con luce intermittente

Notte

tutte





Video SEPPIA nel suo Habitat




Video SEPPIA ATTACCA Squid (squid attack)




Per realizzare questo post ho impiegato oltre 10 ore spero che almeno sia apprezzato!!!!



.....e RICORDA DI RISPETTARE SEMPRE IL MARE!